13 § Teoria di Einstein: potrebbe estendersi oltre la velocità della luce

- postato il: [05 Marzo 2013]

Nonostante la teoria della relatività speciale preveda che nulla può muoversi più veloce della velocità della luce, due matematici australiani hanno formulato un metodo teorico in cui si potrebbe estendere la teoria di Einstein oltre la velocità della luce.


Un team di matematici dell’Università di Adelaide è riuscito ad estendere la teoria della relatività speciale di Einstein al di là della velocità della luce.

La teoria di Einstein sostiene che nulla può muoversi ad una maggiore velocità di quella della luce, ma ora, il professor Jim Hill e il dottor Barry Cox, due matematici che lavorano nella scuola di Scienze matematiche presso l’Università di Adelaide, hanno sviluppato nuove formule che consentono di viaggiare al di là di questo limite.

La teoria della relatività speciale di Einstein che è stata pubblicata nel 1905, in realtà è una riformulazione della meccanica classica – una teoria in fisica e in matematica che è applicabile ai corpi continui, a velocità basse, cioè molto inferiori alla velocità della luce e per dimensioni molto superiori a quelle atomiche o molecolari.

La teoria della relatività speciale spiega come il moto e la velocità siano sempre relativi al quadro di riferimento dell’osservatore. Questa teoria si collega alle misurazioni dello stesso evento fisico visto da diversi punti in un modo che dipende dalla velocità relativa dei due osservatori.

“Dopo l’introduzione della relatività ristretta sono state considerate molte speculazioni, descrivendo se è possibile viaggiare più veloce della velocità della luce o no, rilevando che non vi sono prove sostanziali per suggerire che questo fenomeno è attualmente realizzabile con qualsiasi meccanismo di trasporto esistente, “ha dichiarato il professor Hill.

“Circa un anno fa, gli esperimenti al CERN di Ginevra, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare in Svizzera, hanno suggerito che forse i neutrini potrebbero essere accelerati solo poco più della velocità della luce; a questo punto abbiamo iniziato a pensare  come affrontare tali problemi sia dal punto di vista matematico che fisico”, ha aggiunto Jim Hill.

“Da quel momento, le questioni si sono sollevate nel corso dei risultati sperimentali, ma noi eravamo già su un buon percorso per formulare con successo una teoria della relatività speciale, applicabile a velocità relative superiori alla velocità della luce. Il nostro approccio è un’estensione logica e naturale della teoria della relatività speciale di Einstein che produce le formule anticipate senza aver bisogno di numeri immaginari o una fisica complicata,” ha continuato lo scienziato.

In questa ricerca che è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Societyin un articolo intitolato “la teoria della relatività speciale di Einstein oltre alla velocità della luce”, le formule estendono la relatività speciale verso una situazione in cui la velocità relativa potrebbe essere infinita e potrebbe essere utilizzata per descrivere il moto nella velocità superluminare ossia più veloce della luce.

“Noi siamo matematici non fisici, quindi abbiamo affrontato questo problema da una prospettiva   matematica e teorica”, ha affermato Barry Cox. “Il nostro lavoro non cerca di spiegare come questo potrebbe essere realizzato e dimostra solo come potrebbero funzionare le equazioni del moto in tali regimi.”

Tuttavia, la relatività ristretta non prevede né esclude la presenza di un tipo di particelle chiamate tachioni con velocità superiore alla luce, anche se fossero ipotetiche particelle con massa immaginaria, che viaggiano ad una velocità superiore a quella della luce. Nel linguaggio della relatività speciale, il tachione è una particella con un quadri-impulso di tipo-spazio, relegata ad una porzione tipo-spazio del grafico energia-momento.

Source: www.gaianews.it (di Hoda Arabshahi)
 
 
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